Vipera dell’orsini: descrizione e foto.

vipera dell'orsini
foto da wikipedia

DESCRIZIONE

LA VIPERA URSINII O VIPERA DELL’ORSINI

Tra i viperidi la vipera dell’orsini è la specie di dimensioni minori; il suo corpo può raggiungere al massimo i 45-50 cm con un diametro di circa un pollice; è il viperide più interessante per lo studioso, perché è in via di estinzione.

Vive negli Abruzzi e nel Molise, sulle alture della Maiella e nel Gran Sasso, incuneandosi tra i versanti centrali delle catene montuose e spingendosi fino ai confini della Versilia. Preferisce i terreni aridi e rocciosi ed è difficile incontrarla altrove. Non esistono zone particolarmente infestate dalla vipera dell’Orsini, perché è il viperide meno numeroso; noi, anzi, riteniamo che il ciclo dell’esistenza di questa specie di viperide sia ormai vicino al termine.

È la più diurna dei viperidi, in quanto molte zone dove vive sono aride e rocciose e di conseguenza gli insetti e i piccoli animaletti che rappresentano il suo cibo sono meno numerosi che altrove ed hanno dimensioni più piccole di quelli che vivono in zone ricche di vegetazione. È molto ghiotta di piccoli coleotteri per cui è molto facile vederla appostata vicino a bassi cespugli fioriti in attesa che i piccoli volatili si posino sui fiori per succhiarne il polline.

Viene denominata il formichiere del Gran Sasso e delle altre zone montuose degli Abruzzi e del Molise perché le formiche in quelle zone sono numerosissime, per cui essa può nutrirsi con relativa facilità. A differenza delle altre specie di viperidi, la vipera dell’Orsini sopporta meglio gli odori d’urto perché, dove vive ed opera, cresce una vegetazione particolare che, una volta fiorita, attira gli insetti. Non è molto ghiotta come le altre specie di viperidi per cui, se non ha problemi urgenti di sostenta* mento, è molto difficile incontrarla, in quanto i suoi rifugi preferiti sono le fenditure delle rocce, dentro le quali può rifugiarsi con estrema facilità date le proporzioni del suo corpo.

Il fattore rocce è molto importante per la vipera deirorsini: esso rappresenta il punto di forza della sua difesa, perché gli animali che vivono in quelle zone hanno dimensioni maggiori di quelli che vivono nei territori dove agiscono le altre specie di vipere. Orsi, lupi, tapiri, cinghiali, facoceri, volpi, tassi, marmotte si possono incontrare un po’ dovunque sulle alture degli Abruzzi e del Molise, per cui, a questo punto, si rende doverosa una precisazione.

Come la vipera dal corno è riuscita ad acquisire con i secoli la sensibilità di avvertire se l’inveno sarà più o meno rigido, come per Yaspis la facilità di trovare cibo in abbondanza, come per il marasso palustre la grande di­sposizione alle variazioni climatiche, così per la vipera deirorsini la particolare fauna che vive dove essa opera le ha permesso di acquisire durante i secoli un senso maggiore di sicurezza.

Essendo un ofìdio tossico di minime dimensioni, riteniamo che sia in grado di percepire attraverso le costole le vibrazioni del terreno più facilmente delle altre specie. Questo particolare rende la Orsini più tran­quilla degli altri viperidi; è molto difficile ingannarla; il continuo aggirarsi tra le rocce la rende più sicura, quasi curiosa di quello che succede attorno a lei. Un particolare conferma questa tesi: esso riguarda le narici della vipera dell’Orsini, che sono molto più coriacee di quelle degli altri viperidi.

Ha un « senso affettivo » più sviluppato che le altre specie e protegge di più i piccoli sorvegliandoli per un numero maggiore di giorni; la ricerca del terreno adatto al parto è più faticosa e richiede più impegno da parte sua: anche di questo particolare comune a tutti i viperidi, parleremo in seguito.

Il colore della sua pelle rispecchia in tutto e per tutto l’ambiente in cui essa vive; ha delle placche sul corpo a forma di romboidi di un colore scuro che chiazzano lo sfondo bianco-grigiastro della sua pelle. Anche per la vipera dell’Orsini come per le altre specie, il motivo del disegno sul corpo si sviluppa attorno agli occhi.

Poiché le dimensioni del suo corpo sono minori e poiché il suo veleno provoca gli stessi danni di quello delle altre specie, si deve concludere che essa, fatte le debite proporzioni, è la vipera più tossica.

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