Filodendro o philodendron: coltivazione, esposizione, cura

filodendro

In generale

Le radici greche del nome (phileo = amare, e dendron = albero) tradiscono il naturale portamento del filodendro, sarmentoso e rampicante.

Origini

Originarie delle foreste tropicali dell’America del Sud, rappresentano una nota caratteristica dei sottobosco dal quale cercano di emergere attaccandosi agli alberi più alti per mezzo delle loro radici avventizie. Introdotte in Europa da oltre un secolo, sono coltivate per la bellezza delle loro foglie e per l’elegante portamento che le rendono preziose per la serra e per la casa.

I Philodendron sono Monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Araceae. Il numero delle specie classificate è controverso, ma secondo recenti studi pare si avvicini al centinaio.

Morfologia del filodendro

Piante erbacee, sarmentose, presentano fusto spesso ad internodi distanziati e provvisti di numerose e robuste radici aeree. Le foglie sono grandi, spesso grandissime, translucide, coriacee, di forma assai variabile: cordata, ovale, sagittata, astata, a margine intero oppure lobate o pennate.

I fiori (la fioritura avviene anche da noi, nelle serre e su soggetti sviluppati) sono unisessuati, riuniti in una infiorescenza a spadice avvolta da una appariscente spada di colore bianco-crema, rosea o giallastra. I singoli frutti sono bacche carnose.

Coltivazione del filodendro

I Philodendron sono piante di grande valore ornamentale, sia per l’appartamento sia per la serra ed il loro impiego va sempre più diffondendosi.

La loro coltivazione in serra calda ad alta percentuale di umidità è assai facile. Si allevano in vasi di diametro diverso a seconda del grado di sviluppo che la pianta deve avere per il tipo di utilizzazione previsto.

Il terreno di coltura indicato è composto di: 2 parti di terricciato di letame, i parte di terriccio di foglie, 1/2 parte di sabbia. Riesce egregiamente anche la coltura idroponica nei particolari recipienti di vetro oggi diffusi in commercio.

philodendron

Amano la luce intensa, ma diffusa, ed è bene evitar loro forti e fredde correnti d’aria. La moltiplicazione è facile per talea e l’attecchimento è assicurato da un ambiente caldo-umido.

Riesce bene anche la margotta, ma è meno pratica. Ottima la « talea di testa » cioè ricavata dall’apice della pianta che consente di ottenere dei buoni soggetti.

Specie e varietà di filodendro

Le specie di filodendro e le cultivar ottenute in questi ultimi tempi sono numerose. Ricordiamo tra le altre:

P. scandens, assai noto per la resistenza in appartamento, con le sue varietà 1miegatum ed aureo-variegatum.

Degni di nota P. selloum, dalle grandi foglie ovali-oblunghe; Philodendum. bipinnatifidum} cespuglioso, non rampicante;
P. erubescensi ammirato per la forma astata ed il colore rosa delle foglie; filodendro. pertusum dalle caratteristiche foglie incise e bucate.

Ricordiamo infine in questa sede la specie Monstera deliciosa, sempre appartenente alle Araceae e le cui caratteristiche possono confondersi comunemente con quelle del Philodendron pertusum. Come questi, ha egual valore decorativo e tecnica colturale.

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